WordPress non è (solo) per i Blog

Questo articolo nasce dal successo della mia serie su Youtube Parliamo di e del suo sondaggio (che vi permette di scegliere le tematiche) ho deciso di lanciare:

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Siamo quindi al secondo articolo di questa serie dopo Il mio Workflow da Programmatore che ha riscosso un certo successo.

Questa affermazione del titolo nasce dai commenti delle persone quando dico che io lavoro con WordPress e sviluppo su WordPress (ancora non ho avuto modo di lavorare su WordPress).

Prendendo l’inspirazione dalle slide di Eugenio del talk “WordPress as a Framework” posso partire dal presupposto che WordPress oggi è un framework per siti di fascia medio/bassa veloci da realizzare. Inoltre è un CMS anche per altre fasce ma il tempo di implementazione non sarebbe lo stesso degli altri.slide

D’accordo WordPress pulito senza plugin è per un blog come una macchina senza modifiche permette di andare in giro per la città, ma basta mettere le gomme termiche e la si può usare anche sul ghiacciato o sulla neve in montagna (ve lo dice uno che usa le monte termiche sulla panda).

Quindi il concetto di base è che essendo un programma duttile ed usando i giusti plugin e personalizzazioni specifiche può essere usato per qualunque cosa oltre che al blog (che si può non usare).
Inoltre la sua interfaccia da blog a livello amministrativo rende la vita molto semplice a chi ha difficoltà con la tecnologie ed anche no perchè è intuitiva e standardizzata.
Questa è la parte che spaventa di più i clienti ma ritrovarsi una interfaccia uguale a livello organizzativo li tranquillizza rendendoli consapevoli che il sito “se lo fanno da soli”.

Se lo fanno da soli nel senso che il materiale se lo scrivono e caricano autonomamente mentre già 5 anni fà non si poteva fare.

Questo gli ha permesso oggi di essere diffuso in modo molto veloce oltre alla sua community anche se non sempre si hanno ottimi risultati a seconda di chi si contatta per realizzare il sito. La maggior parte delle volte è dovuto a incultura del mezzo.

Perchè incultura? Se io guido una macchina sò che per usarla basta mettere la chiave e girare. Ma devo sapere che ci serve anche la benzina, l’acqua per il radiatore, l’antigelo, l’olio dei freni che sono cose da controllare periodicamente ma anche usare tergicristalli con un filo per muoverli invece della levetta/pulsante è da idioti.

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Come volevasi dimostrare
Ho visto programmatori fare moduli di registrazione esterni a WordPress ma che inglobavano le sue api duplicando i dati come le password anche in chiaro invece di usare il modulo già esistente.
Programmatori inserire i banner nella root del sito e poi modificare il tema in modo che caricasse queste immagini invece di usare dei plugin (o al limite metterle dentro la cartella del tema stesso).

Questi solo per citare due casi recenti.

Quindi WordPress è un’ottima arma se la si conosce a livello di programmazione, se sei un programmatore ma anche se realizzi siti perchè oggi in molti si cimentano nello sviluppo di siti web: comprano un template premium così ad occhio, prendono un hosting su Aruba e fanno il sito.

Non c’è niente di sbagliato in questo però spesso i template premium sono delle porcherie a livello di configurazione, codice e performance. Direi Aruba per lo stesso motivo oltre alla sua interfaccia di gestione complessa ed inutile nelle maggior parte delle volte (com’è che solo Aruba richiede una configurazione di php per i CMS specifica altrimenti non funzionano?).

Tornando a noi WordPress è pensato per i blog a livello di URL quindi ci assicura un’ottimo sistema di rewrite nativamente per i motori di ricerca ed un sistema a livello di codice per la creazione di nuovi tipi di post dal prodotto agli eventi senza preoccuparsi di tutta una serie di problematiche.

Il sistema stesso di WordPress con gli hook (filtri ed azioni) ci permette di eseguire dei codici personalizzati all’interno del flusso di esecuzione del sito senza dover modificare il CMS (così non perdiamo le modifiche agli aggiornamenti). Questa pensata è così ottima che esistono diversi framework che l’hanno copiata e reimplementata in altri CMS.

Inoltre ha un’ottima API veramente semplice che ci permette di non dover elaborare i dati grezzi del database ma delle astrazioni che ci permettono di semplificare molto il lavoro. Per uno sviluppatore quindi non è importante pensare alla struttura del database ma fare il suo lavoro senza molti problemi di mezzo.

Per questo è un framework. Ma un framework per qualunque sito.

Parliamo di performance che è il secondo problema più discusso. Joomla e Drupal non sono performanti come WordPress o Joomla è più performante di WordPress o Drupal è più performante di Joomla. Si insomma il problema non è la velocità è la macchina in cui è stato caricato il motore. Se io metto un motore di una Ferrari in una Panda (ho già detto che ho una panda ma di quelle vecchie?) e vado a 180 la macchina probabilmente esplode (il massimo che ho raggiunto probabilmente sono i 130 e vibrava come se stesse per teletrasportarsi in un’altro mondo).

Si Aruba fà schifo per WordPress ma anche per gli altri ma come tutti i software ci sono molti modi per ottimizzare le performance.

Non sto dicendo che WordPress è lento anzi che basta prepararlo nel modo corretto per non avere problemi. Anche a lungo termine.

Perchè il tempo passa e non aggiornare il sito significa prepararsi a problemi col sito perchè non è stato cambiato l’olio dei freni da 4 mesi.

Concludendo è necessaria la conoscenza del mezzo secondo le proprie necessità ma in modo corretto. Come raggiungere questa conoscenza?

Incominciando a farsi qualche domanda e documentandosi. Sembrerà una markettata ma vi consiglio wpAndMore dove ho scritto degli articoli insieme ad Andrea ed Eugenio. Oltre ai libri di Andrea sull’argomento.

Un’altro modo di documentarsi sono gli hangout della mia community dove sono moderatore. Oppure venire in community direttamente.
La maggior parte delle persone che fà le castronerie citate sopra non ha mai partecipato in community ed è sbagliato per formarsi, anzi se gli dico community mi chiede lo spelling.

Quindi il problema non è WordPress ma chi lo usa.

Come con la panda a 70 all’ora con la colonna sonora di Tron Legacy a tutto volume (si è da nerd quest’ultima parte).

PS: per chi non la sapesse la colonna sonora di Tron Legacy è puramente strumentale. Però ci programmo benissimo. E vado pure a ritmo.

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2 commenti su “WordPress non è (solo) per i Blog

  1. Interessante articolo… posso assicurarti però che nella panda non c’è bisogno di cambiare l’olio dei freni, anzi se i freni sono controllati spesso e cambiati all’occorrenza non serve nemmeno il rabbocco… 🙂

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