Firefox, DRM e W3C EME una questione (tecnica) complicata

Ieri è stata rilasciata la notizia che Firefox supporterà lo standard W3C EME.

Ho ricevuto diversi richeiste di un mio parere ed ho preferito fare un’articolo invece di un video visto che l’argomento non era semplice. Credo di aver battuto il mio record anche per la lunghezza dell’articolo.

Che cos’è questa sigla?

Il W3C EME è uno standard in approvazione del W3C che permette di avere delle API per i materiali multimediali in JavaScript e HTML.

w3c_draft

In poche parole c’è uno scambio di chiavi tra il client ed il server che fornisce il materiale multimediale. Il sistema inoltre deve essere multipiattaforma e funzionare su tutti i dispositivi (è uno standard W3C).

Il client ovvero il browser ha un’elaboratore, che è quello che crea lo scandalo, che permette di elaborare questo materiale coperto da diritti d’autore che non è open source.

Questo elaboratore si chiama Content Decryption Module, che è chiuso, e permette l’elaborazione di materiale sotto DRM.

Il fatto di essere chiuso permette di preservare i DRM del materiale che un sistema open invece non manterrebbe perché comporterebbe un reverse engineering.

Perché Mozilla vuole implementarlo?

Gli utenti per vedere materiale multimediale installano da sempre plugin aggiuntivi chiusi come Flash, Silverlight, Google Hangout, QuickTime e RealPlayer.

Conosco gente che consiglia Chrome (non Chromium) perché include Flash Player e non deve installarlo a parte.

Questo dimostra che ormai la maggior parte degli utenti non riconosce le differenze etiche o tecniche del software che usano. Si potrebbe pensare anche al fatto dei programmi non originali che usano ma è un’altro discorso.
Il tagliar fuori questo mercato d’utenza è contro l’idea di Mozilla per un web disponibile a tutti, inoltre Firefox rispetto ad anni fa non è il più utilizzato e quindi deve incominciare ad accogliere anche questo tipo di richieste.

I concorrenti come Chrome ed Internet Explorer lo includono già di default questo EME e non sappiamo come implementano questa caratteristica.

Mozilla ha deciso di includere il supporto per offrire una migliore esperienza utente ed evitare che gli utenti usino un altro software che in confronto a livello etico/tecnico non assicura una certa serie di funzionalità o sicurezze.

Il vantaggio di questa tecnologia è che non è richiesto da parte dell’utente un software da installare manualmente o in bundle con il browser. Ovviamente per l’esecuzione verrà aperta una finestra per chiedere il permesso di esecuzione quindi l’utente potrà scegliere se usare questa tecnologia oppure no.

La FSF – https://fsf.org/news/fsf-condemns-partnership-between-mozilla-and-adobe-to-support-digital-restrictions-management ha detto la sua come era ovvio. Naturalmente non è d’accordo sulla questione di installare software proprietario ed ha lanciato la proposta di rilasciare un Firefox senza il supporto ad EME. Se non mi sbaglio fù lo stesso Stallman a dire che Steam era una soluzione necessaria, secondo me anche in questo lo è.

Come ha intenzione Mozilla di implementarlo?

CDM-graphicMozilla ha intenzione di implementarlo nel modo più open source possibile. Ma come?

Mozilla creerà una sandbox open source in cui girerà questo CDM, che è l’elaboratore, fornito da Adobe (perché è il maggior fornitore di questo tipo di tecnologie). Questo CDM verrà scaricato in automatico dal browser in modo trasparente a seconda del sito e della tecnologia che usa, inoltre il fatto di girare in una sandbox gli permette di non fornire dati dell’utente.
Infatti non sarà possibile il tracciamento a parte un codice univoco per dispositivo.

Questa integrazione al momento è pensata solo per Firefox Desktop ed in futuro è prevista una integrazione in Firefox for Android.

Questo è il miglior modo di implementare questa funzionalità per proteggere la privacy dell’utente ed avere un codice open source.
Ricordiamoci che Firefox adesso supporta i codec H264 se presenti nel sistema per utilizzare i video forniti in quel formato.

Sarà l’utente a dire la sua sulla navigazione dicendo se vuole usare le tecnologie come anche il Click To Play presente in Firefox per usare i plugin. Mozilla come sempre tutela l’utente per la privacy ma anche per la sicurezza e per l’utilità del programma stesso. In questo modo l’utente ha la libertà di scegliere se usare o no la feature richiesta e di non perdere il miglior browser sul mercato che lo tutela maggiormente.

Riferimenti

La notizia ufficiale di Mitchell Baker – https://blog.mozilla.org/blog/2014/05/14/drm-and-the-challenge-of-serving-users/

La notizia con maggiori dettagli tecnici (su cui mi sono basato come con gli altri link) che è del CTO di Mozilla che è anche il fondatore del progetto Firefox OS:

Maggiori dettagli tecnici – https://hacks.mozilla.org/2014/05/reconciling-mozillas-mission-and-w3c-eme/

Vorrei parafrasare poi alcune cose di un dipendente Mozilla al link http://www.benmoskowitz.com/?p=982 “Firefox passerà alla storia come il browser che non può essere usato con Netflix” oppure:

Questo è fonte di confusione per i seguaci del sofware libero, perché il DRM chiaramente limita gli utenti. Tuttavia Firefox non è il mondo. Se Firefox non supporta il DRM, Firefox limita i suoi utenti in quello che possono fare. Nega loro le functionalità che loro possono ottenere utilizzando altri prodotti. Ciò costituisce un paradosso che non può essere risolto dal “prendere una dura posizione contro il DRM.” Così se oggi stai impazzendo nei confronti di Mozilla, leggi questo alcune volte. Devi capire l’evidenza (o la prova) che supporta la logica della decisione di Mozilla di non morire su questa particolare collina.

Oppure

La libertà non è una caratteristica tecnica, o, almeno, non lo è per il mercato di massa. È veramente straziante dire una cosa del genere, perché conosco persone che hanno dato letteralmente tutto per questa idea.
Ma qui arrivano le notizie positive (o gli aspetti positivi): dare agli utenti la possibilità di fare di più è una caratteristica.

In poche parole il non approvare i DRM sarebbe un controsenso per l’utente che sarebbe limitato mentre Firefox non vuole limitare il web ai propri utenti quindi sarà l’utente a scegliere se utilizzare le tecnologie.

Oppure http://benjaminkerensa.com/2014/05/14/drm-firefox che afferma

Così con questa realtà in mente, Mozilla ha in mano la scelta se supportare questo standard (che non è necessariamente qualcosa che la organizzazone apprezzi) o non supportarlo e perdere una buona parte del bacino d’utenza e avere un futuro molto incerto.

Che contiene un bel meme

Mozilla ci ha venduti ma ama Netflix e Spotify e si lamenta su Facebook G+ e Twitter

Parafrasando il Guardian http://www.theguardian.com/technology/2014/may/14/firefox-closed-source-drm-video-browser-cory-doctorow

Rendendo open-source la sandbox che limita l’accesso del software di Adobe al sistema, Mozilla la sta rendendo controllabile e verificabile. Questa è una souzione molto migliore per l’utenza rispetto a quello che otterrebbe dagli altri browser, come Safari, Chrome e Internet Explorer, e ciò comporta una differenza significativa e sostanziale.

Anche questo è vero che al momento sarebbe la migliore implementazione per la privacy dell’utente rispetto agli altri concorrenti per limitare il più possibile problemi.

Finisco con le citazioni di http://blog.gerv.net/2014/05/to-serve-users/

La nostra scelta non è tra “DRM in Internet” e “Nessun DRM in Internet”, ma è tra “permettere agli utenti guardare video protetti da DRM” e “impedire agli utenti di guardare video protetti da DRM”. E noi pensiamo che la seconda sia una strategia perdente a lungo termine, non tanto per la lotta al DRM (se Firefox non esistesse, le nostre possibilità di avere Internet libero da DRM sarebbero maggiori?), ma per tutte le altre cose per cui Mozilla sta lavorando.

Il mio parere

Il mio parere transpare dall’articolo ovvero ognuno è libero di usarlo oppure no. Come i codec.

Sta parlando quello fissato con i programmi open che utilizza su Linux solo i driver Nvidia (tre monitor necessitano di quelli), Skype (sfortunatamente l’ho installato ma fortunatamente lo uso poco), Flash anche se oramai con i video HTML5 attivati su Youtube lo uso proprio poco ed unrar che lo uso raramente.

Utilizzo solo programmi open come Netbeans invece di soluzioni come Sublime Text oppure OpenShot/Kdenlive invece di LightWorks e così via.

Per la privacy uso OwnCloud su un mio server per la sincronizzazione contatti e calendario oltre che dei file invece dei servizi di Google o di Dropbox.

Come tutte le cose ognuno è libero di utilizzare quello che vuole a seconda di quello che ritiene più opportuno per le sue informazioni che vuole rilasciare al mondo.

Alcune notizie in italiano:

http://blog.html.it/15/05/2014/firefox-supporta-eme-e-si-arrende-a-drm/

http://www.lffl.org/2014/05/mozilla-dice-si-ai-drm-in-firefox-il.html

La notizia italiana più seria che consiglio:

http://www.marcosbox.org/2014/05/firefox-to-support-web-drm.html

Concludo con un meme che non li usavo da parecchio per fare un’pò di flame

W3C-Memes_DRM_Chrome_hippiePensa che EME e il DRM siano eticamente sbagliati, ma usa Chrome…

Grazie Geko per la versione in inglese!

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2 commenti su “Firefox, DRM e W3C EME una questione (tecnica) complicata

  1. Beh, io concordo totalmente con te e con la scelta di Mozilla che ancora una volta si dimostra attenta all’utenza. Fare scelte parzialmente contro la propria missione in favore del bene dell’utenza è una scelta pienamente condivisibile e da elogiare. Poi, come sempre nel mondo Open, se una cosa non ti piace più, sei libero di forkarla e farti un progetto tuo che ti soddisfi. Debian e Iceweasel ne sono un esempio.

    1. Iceweasel non è un vero e proprio fork è solo Firefox con delle patch per debian.
      Firefox ha molti fork e di tutti i tipi 🙂

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